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Non ci si crede...

Ne parlo spesso, sapete dei neo giacobini,

quegli strani tipi, intellettuali e sapientoni, sedicenti di sinistra ma sistematici odiatori del popolo. Quello minuto, senza speranza di competere con simili menti eccelse, fosse anche composto da professori e filosofi, medici e matematici. Niente, se non disprezzi e come si deve il popolo, il popolano, il borghese che, del popolo, si sente parte, non vali nulla, sei un topo di fogna. Devi soltanto imparare, imparare da siffatte eccelse menti e tacere

Oggi, su un giornale on line che presenta illustri firme neo giacobine, un di loro, addirittura, disegna il popolo, quello napoletano in particolare, come metafora della "cacca". Avete compreso bene, non temete. Del resto, il neo giacobino vola talmente in alto che eventuali schizzi di m. diretti a colpirlo, perché il popolo pure si permette di incazzarsi, non potrebbero mai raggiungere il bersaglio. Non basta. Il neo giacobino dà lezioni di "sudità", in quel di Sicilia, citando Bufalino (e, perché no, Balestrieri e Camilleri?) che, come pare cosa santa e giusta, solo lui può capire e commentare. Come il dover essere meridionale, così e così. Gli altri, quelli che magari dissentono? Merda, cacca, altro non sono, si permettono pure di parlare? Bè, certo son passati quegli anni durante i quali i neo giacobini mostravan agli eserciti nemici dove colpire, e senza pietà e alle spalle, centinaia se non migliaia di padri, madri e figli, laceri e poveri, sol perché invisi alla nouvelle vague. Adesso, li riempiono solo di merda. Ringraziamo devoti.

Mi scuso dell'ardire, ma so anche per certo che nulla potrà scalfire l'animo dei neo giacobini dall'ostentato disprezzo dell' "io so io e voi nun siete un c..."; anche se mi sovviene che, a differenza del marchese famoso, persino il rivolger loro la parola, ai poveri popolani (o populisti?) potrebbe sembrare, al neo giacobino, offesa a cotanta mente. E pure quell'altro marchese, in disputa con il povero scupatore, sul ciglio dell'Ade, avrebbe dovuto abbassare lo sguardo, dinanzi al neo giacobino, per aver osato porsi in contraddizione con quella simile "cacca".

La tornata biblica del valentissimo prosatore si chiude con un dilemma

"è nata prima la figura di merda, o il napoletano"?

Non sappiamo, non so rispondere e me ne accoro in tal guisa: "Signor Giacobino (neo), nun è colpa mia

i'nun v'avesse fatto chistu tuorto...e proprio mo, obbj'...'nd'a stu mumento, mme ne trasesse dinto a n'ata fogna" (liberamente tratto da 'a livella, poesia sublime di altro popolano, napoletano fino nell'intimo sentire e, a me pare, assai poco neo giacobino)

devotissimo all'eccellenza vostra,

mer...ops

Maurizio Castagna

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