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Immagine del redattoreMaurizio

L'effetto Pigmalione


Sapete cos’è l’effetto Pigmalione?

No, con My fair lady, delizioso film che allietò la nostra giovinezza e mise alla prova l’intelligenza dei professori di linguistica, c’entra assai poco. E’ piuttosto il condizionamento, prodotto soprattutto sui bambini, ma più ancora su coloro che non hanno sufficienti strumenti per difendersi, da una ossessiva forma di convincimento, che per le masse diventa propaganda, tesa a generare, nell’individuo o nella popolazione, un'alterata percezione di sé stesso o della realtà. Libertà, mai parola fu più abusata, corretta informazione, mai fu messa in discussione tanto come oggi. E, sia la “percezione” della prima, sia il “modus operandi” della seconda, hanno mai prodotto risposte tanto emotive e tanto poco obiettive, come accade in questi tempi cavalcati dalla propaganda occidentale. Esempi se ne possono fare, senza scendere in particolari, mostrando ciò che è reale, accaduto come fatto o atto compiuto Se la Russia ha attaccato l’Ucraina e per questo deve essere condannata, cosa erano e quale reazione avrebbero dovuto produrre i bombardamenti all’Uranio impoverito che hanno devastato (che devasteranno per secoli) la Serbia e la città di Belgrado? Se i giornalisti dissidenti sono perseguitati da Putin, come appare l’incredibile, dolorosa odissea di Assange e la fuga in Oriente di Snowden, colpevoli di aver rivelato al mondo un sistema criminale capace di millantare prove fasulle pur di distruggere paesi non conformi alle direttive e ai desiderata statunitensi? Facciamo un salto nel passato. Quanto disgusta il filmetto medievale, la serie televisiva che mostra quanto privi di umana pietà fossero i cavalieri antichi, capaci di baciamano amorosi, quanto di sventrare a fil di spada bambini ed innocenti? Ma distingue, il nostro cuore, le urla dei bambini trafitti da spade medievali e quelle dei fanciulli bruciati dal napalm, dalla bomba atomica, dal fosforo bianco? Devastati, feti ed esseri umani piccoli e grandi dall’uso criminale dell’uranio impoverito? Io credo che, mentre la mano del cavaliere medievale si sia più volte fermata nell'atto di colpire un bambino, mai il pilota d'aereo, l'uomo alle batterie di fuoco, il vigliacco che comanda da remoto i droni assassini abbiano agito mai nello stesso modo. Eppure, si afferma che la civiltà "abbia fatto passi da gigante", grazie alla scienza ed al processo democratico Ma la percezione dell’uomo occidentale è che il nemico (antico o attuale) sia perverso e qualunque azione propria degna di stima, l’effetto Pigmalione di una propaganda assordante e becera. Giustificare l’amico, il fratello, il vicino, il connazionale, chi osserva le proprie regole di vita e ideologiche, è un mantra perverso, tipico dell’assetto familistico mafioso. L’obiettività, la capacità di discernere cosa sia giusto e cosa un male, deriva dall’assoluta alterità dell’animo sereno, che non perdona sé stesso e riconosce le ragioni dell’altro, del diverso, dell’incompatibile. Non troverete mai, in nessuna trasmissione, in alcun dibattito, tra le pagine dei giornali, in Occidente, una voce che indichi le nostre colpe, i nostri crimini, perché una propaganda discriminante presenta ogni nostra azione come buona e giusta. Guarda caso, proprio i neo giacobini, votati all’esaltazione delle ragioni occidentali, sono poi quelli che urlano alla discriminazione, quando i gruppi che intendono difendere, quasi sempre indeterminati nella composizione e dagli obiettivi sociali incerti, vengono messi in discussione nella società. Ma i neo giacobini, come gli anglo americani, hanno sempre ragione, senza possibilità di smentita, pena l’ostracismo più severo. Noi, siamo gli ultimi dei mohicani Maurizio Castagna

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