Molte Persone mi hanno insegnato a vivere. Hanno provato, almeno. Hanno lasciato sentieri
battuti, in modo potessi vedere. Ma troppo spesso sono stato cieco, avanzando a tentoni, senza riferimenti di valore, senza impegno.
Ne ricordo tre, adesso, perché una, da poco, non c'è più.
Mio padre Saro mi insegnò a non essere egoista, ci lasciò partire, a noi fratelli, benché si sentisse già al termine del suo percorso terreno. Non fermò una gioiosa vacanza, come non fermò mai, prima di allora, qualsiasi iniziativa avessimo deciso di portare avanti. Bastava l'esempio, credo pensasse. O aveva fiducia in noi. Avrebbe potuto volerci accanto nel momento più drammatico della sua vita, e non lo fece. Rispettò quel nomoi agrafoi, quella legge non scritta che, da sempre, fino almeno all'arrivo di questa pandemia, ha segnato le generazioni, il dovere dei vecchi di lasciare la strada ai giovani, il dovere dei padri di lanciare nella vita i figli.
Poi c'è zio Lello che, emigrato in USA per necessità, lasciò che figli e il fratello imparassero l'inglese. Ma lui, in fabbrica, continuava a parlare in quel napoletano borghese che forse qui da noi è comprensibile a molti ma che riusciva certamente ostico agli americani. L'amore per l'identità, l'orgoglio di un vinto non rassegnato.
Poi Peppino, amico carissimo della mia compagna, il suo mentore nella conoscenza della lirica e in quella cultura diffusa che fa di un essere inconsapevole una Persona a tutto tondo. A Peppino, ottuagenario con pluri morbilità, l'avevano avvertito , attento, chiuditi in casa, non ricevere amici e parenti, se prendi il COVID sei in pericolo. E Peppino rispose che nessuno e nessuna paura avrebbe impedito che rinunciasse alla gioia e al diritto di condividere istanti di vita con le persone del cuore. L'amore della libertà. Pur pagando con la vita
Dovere di proteggere la prole, di lanciarla verso il futuro, orgoglio per la Terra e l'Identità, l'amore per la Libertà.
Oggi, nell'era dell'egoismo e della pandemia, nell'era della globalizzazione e della mortificazione delle bio diversità e delle culture autoctone, nell'era dei sentimenti vigliacchi, ricordo queste tre Persone. Sebbene tante altre, potrei citarne a iosa, un lungo elenco, abbiano tentato, credo invano, di migliorarmi.
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